WINE, FREGOLA E CASSOLA
NEONELI 13 – 14 – 14 – 15 OTTOBRE 2023
La frègula, spesso erroneamente italianizzata con il nome di fregola, è un tipo di pasta di semola prodotta in Sardegna. La fregula, disponibile in varie dimensioni, è prodotta per “rotolamento” della semola dentro un grosso catino di coccio e tostata in forno. Wikipedia
A Neoneli per il Wine, Fregula e Cassola, l’evento enogastronomico che valorizza il caratteristico borgo con prodotti tipici locali e una gara di cucina che coinvolge i ragazzi di quattro Scuole Alberghiere Sarde, è ormai è un appuntamento imperdibile per chi si occupa di wine&food, sia come esperto enogastronomo che da semplice goloso e amante del cibo genuino e tradizionale con l’accompagnato dei vini del territorio.
Nel convegno di apertura, dopo i saluti istituzionale del Sindaco di Neoneli, Salvatore Cau, Nicolò Migheli noto sociologo, ha introdotto il tema del convegno: Nuove opportunità per il Barigadu, che non vuole essere uno “sviluppo” parola che farebbe pensare ad un territorio sottosviluppato, cosa che non è, ma piuttosto ad un miglioramento economico, dato da nuove opportunità e la messa a sistema di progetti e promozione delle eccellenze.
Questo ha sottolineato Alessandra Guigoni, antropologa del cibo, docente e esperta di politiche alimentari, che nel suo intervento ha illustrato il suo impegno nel far certificare come PAT i piatti tipici di Neoneli: la Cassola e la Fregula Instuvada.
Ogni piatto tradizionale deve essere un attrattore turistico in ogni stagione e ambasciatore di ogni paese e territorio, con la speranza che si possa trovare nei menù dei ristoranti e non solo esclusivamente nelle sagre dedicate, una volta all’anno.
La Cassola di Neoneli è sempre stato considerato un piatto molto desiderato ed è per questo che veniva offerto sempre alle donne in cinta.
L’intervento di Laura Cossu, contitolare con Sara della Società di Allai Experience, di turismo rurale, ha illustrato il prorio format presso agricoltori e a contatto con la natura, con laboratori di cucina e di antichi mestieri.
Raimondo Mandis, esperto di Sviluppo Rurale sostiene che “Innovazione di prodotto” è una tradizione che ha avuto successo.
Innovare è anche produrre i salumi e proscitti di pecora, che non essendo nella tradizione hanno un mercato di estimatori, come in Friuli che è diventato un IGP, mentre in Sardegna, dove si allevano tre milioni di pecore, non è ancora diffusa la sua preparazione.
Innovare è anche offrire nuovi abbinamenti , come quello che la Ferrero ha fatto per la sua strategia di marketing, ha deciso di mettere in luce il turismo gastronomico con il progetto Pane & Nutella, per valorizzare il suo prodotto più famoso con la tradizione, abbinando la sua Nutella con i pani tipici Italiani e per la Sardegna ha scelto il Cifragiu e i Coccoi, pane di pasta dura che ne esaltano al massimo il gusto.
Per Stefano Flore docente del CPIA Centro Provinciale Istruzione per Adulti un requisito fondamentale per lo sviluppo turistico del territorio e per una buona accoglienza è sicuramente l’aggiornamento formativo nella lingua Inglese, corso in partenza a neoneli per i residenti del Barigadu.
Bastianino Piredda, epserto consulente lattiero casearo, da quarantanni al fianco dei caseifici, piccoli e grandi. Io lo definisco come l’enologo del formaggio al pari del grande Giacomo Tachis. A lui si deve il successo di molti formaggi sardi che si meritano premi Nazionali e Internazionali.
Produttori che non riuscivano a vendere i loro formaggi, ora hanno prenotazioni delle produzioni future. Ne è l’esmpio il caseificio Erkìles, di Giovanni Agostino Curreli che produce i pecorini Bisine a caglio vegetale. L’innovazione del caglio vegetale ha aperto nuovi mercati internazionali e apprezzato anche dai vegetariani.
Altre innovazioni sono il Grana di Pecora e il pecorino FriP, formaggio senza fosfati per i malati di reni.
In contapposizione ai grandi formaggi sardi, Marcello Contu nativo di Cabras, ma con esperienze pluriennali in Inghilterra, insieme al suo amico Martino Beria chef, lievitista, innovatore di gastronomia, specializzato in cucina vegetale, lievito madre e fermentazioni, laureato in Scienze e Cultura della Gastronomia e della Ristorazione presso l’Università di Padova, dove ha insegnato Progettazione del Cibo, hanno fondato Veghu, azienda di produzione di formaggi vegetali sardi.
In un piccolo laboratorio in un piccolo paese del barigadu, Soddì, preparano ed esportano i loro formaggi vegetali, organizzano eventi e corsi di formazione.
Commercializzano un kit per fermentazione e produzione in proprio dei formaggi vegetali.
Elisabetta Casu, biologa, Presidente della Condotta Slow Food di Oristano, è molto attenta ai Presidi Slow Food e si stà impegnando nel riconoscimento del Settore Pesca negli stagni di Cabras, per la tutela del prodotto muggine e della Bottarga autentica di Cabras.
Testo e foto: Bruno Atzori Sigurani